La ripresa dell'attività lavorativa di una mamma che allatta è in genere il primo vero distacco sperimentato dalla nascita del bambino, e rappresenta purtroppo una delle principali cause di interruzione precoce dell'allattamento.
La legge italiana tutela l’allattamento concedendo alle mamme delle ore di permesso quotidiane durante tutto il primo anno di vita del figlio. Spesso, però, questa misura si rivela insufficiente, soprattutto se il bimbo è ancora molto piccolo.
Diventa quindi fondamentale pianificare e organizzare in anticipo il rientro, in modo che ogni famiglia trovi le strategie più consone ed efficaci.
Se si sceglie un part time e le ore di lontananza dal piccolo sono limitate, la strategia più efficace potrebbe essere quella di allattare subito prima di uscire di casa e appena si rientra, opzione valida anche se il bambino è più grandicello. In questo caso, nelle ore in cui la mamma è fuori potrà essere offerto uno spuntino con alimenti diversi dal latte. Se il luogo di lavoro non è distante, nei momenti di pausa la mamma potrà tornare a casa ad allattare, oppure potrà chiedere alla persona che accudisce il bambino di portarlo da lei per la poppata. Una possibile soluzione è anche iscrivere il piccolo a un nido nei pressi del luogo di lavoro, raggiungibile nei momenti di pausa.
Nel caso in cui nessuna di queste soluzioni fosse praticabile, è sempre possibile continuare ad allattare, ma sarà necessaria un po’ di organizzazione in più, poiché si dovranno fare delle scorte di latte da lasciare per il bambino nelle ore di assenza.
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